lunedì 19 gennaio 2015

leggendo



Alan Turing (1912-1954)
genio visionario


"...Dov'era, adesso l'ordinario, e dove lo straordinario? Quale la realtà,
e quale l'illusione? Il matematico puro del 1938, nel suo vagare per la
scacchiera di quella strana partita, aveva finito per trovarsi in una posizione
stupefacente, in cui il suo cervello era un concentrato di idee dalle quali
dipendeva l'esito della contesa per l'Europa. Miranda giocava a scacchi 
quando ebbe la visione di un meraviglioso mondo nuovo; ed ecco che ora
quel mondo si realizzava sotto forma di una potente organizzazione, il sogno
di qualche scienziato progressista in cui gli esperti mortificavano tutti i 
parrucconi costringendoli a mettersi al passo col mondo moderno. All'insaputa
degli stessi schiavi che lavoravano per lei, all'insaputa dell'intero popolo
d'Inghilterra, quella tecnocrazia segreta funzionava come una 
macchina intelligente...
...
Il 7 novembre appariva questo titolo: L'INGHILTERRA FARA' UN 
RADIOCERVELLO / l'"Ace" britannico è superiore al modello USA /
POSSIEDE PIU' MEMORIA". E il giorno dopo il giornale pubblicava un 
resoconto scritto da un cronista, che era andato all'NPL e aveva intervistato
Hartree, Womersley e Alan:
...
L'"Ace", un'invenzione britannica che viene comunemente chiamato "cervello
elettronico", produrrà sviluppi rivoluzionari....le implicazioni di questa macchina
sono tali che non siamo in grado di prevederne le conseguenze sulla nostra 
civiltà. Abbiamo in mano qualcosa che renderà un qualsiasi campo di attività
umana 1000 volte più veloce....Colui che ha concepito l'idea di Ace, il dottor
Turing, ci ha detto che prevede il giorno - forse a 30 anni da oggi - in cui fare
una domanda alla macchina sarà facile come farla a una persona...."

tratto da Alan Turing Storia di un enigma - Andrew Hodges