martedì 30 aprile 2013

Roma

la sveglia suona per confermarmi che ho passato la notte in bianco...
fuori è ancora buio ma dentro, dentro di me una luce brilla per la giornata che mi attende...
prima di chiudere la porta guardo il mio pelosetto adorato, chissà se lo rivedrò al rientro :( di sicuro non verrà a darmi il benvenuto come ha fatto fino a qualche mese fa, la malattia lo sta consumando pian piano, ed io con lui :( ...la mia amica gajarda dice che mi farebbe bene svagarmi, lei che sa leggere il mio cuore...ed io non posso che darle ascolto :)
le strade deserte, in cielo ancora la luna con le amiche stelle, prendo il pullman e ricordo di quel viaggio verso un sogno che rimarrà per sempre lì, sospeso nel tempo...che tanto si sa, nn tutti i sogni si realizzano...ma questa volta si, questa volta viaggio verso un sogno che diventa realtà...


 sorrisi, sguardi, abbracci, voci, emozioni...
tantissime emozioni per una Roma più magica che mai

una storica trattoria
tra piatti tipici, buon vino, racconti, risate...
... per continuare il nostro meraviglioso viaggio


e Roma è ogni volta più bella...



...grazie a te
grazie a voi!

libri
Vino (al) naturale

musica
Malika


venerdì 26 aprile 2013

white chocolate cheesecake & strawberries


Per augurarvi buon fine settimana una ricetta semplice, dolce e veloce
nuvole di formaggio e cioccolato bianco su una base fragrante e profumata
e tante fragole


Cheesecake* al cioccolato bianco
e fragole

Ingredienti

per la base
250 gr biscotti digestive
zenzero in polvere
latte q.b

per la farcia
200 gr formaggio cremoso
250 gr ricotta
zucchero a velo
200 gr cioccolato bianco
150 gr latte o panna
fragole
limone
zucchero di canna

Sbriciolare i biscotti, aggiungere lo zenzero e il latte quanto basta per amalgamare.
Trasferire in uno stampo rivestito di carta forno e mettere in frigo

In una ciotola lavorare la ricotta, il formaggio cremoso e lo zucchero a velo ( poco zucchero a velo, considerando che il cioccolato bianco, che si aggiungerà successivamente, è molto dolce)
Tritare molto finemente il cioccolato. In un pentolino scaldare il latte o la panna fino ad ebollizione, togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato mescolando per incorporare.
Quando sarà freddo aggiungere al composto di formaggio e amalgamare bene.
Versare sulla base di biscotti e rimettere in frigo.

In una pentola cuocere, fino alla densità preferita, le fragole tagliate a pezzi, aggiungendo succo di limone e zucchero di canna. Far raffreddare e aggiungere al dolce al momento di servire.

* la mia "cheesecake" un pò strana
senza uova, senza forno, senza burro, senza colla di pesce...non terrà molto la forma ma sarà buonissima  :) 

Buon fine settimana!


libri
Fragole e champagne
I raccoglietori di fragole e altri racconti

musica
Edith Piaf

film
Il posto delle fragole

lunedì 22 aprile 2013

Tea Time


una domenica uggiosa
luce soffusa, musica in sottofondo, profumi agrumati
fiori, soffici cuscini, un'antica tovaglia ricamata
libri, tazze, foglie di tè... 

"Il tè pomeridiano deve sempre cominciare con i tramezzini..." da Un tè al Ritz
questa volta no
questa volta sarà un pomeriggio di sola dolcezza




Torta al limone
una torta meravigliosa!!
la ricetta originale è qui 

400 gr farina
6 albumi
180 gr zucchero
120 gr burro
il succo e la scorza grattugiata di un limone
1 bustina di lievito
1 1/2 bicchiere di latte
uvetta ammorbidita nel liquore
zucchero a velo

Setacciare la farina e il lievito, aggiungere latte, zucchero, burro fuso (freddo)
succo e scorza di limone e uvetta.
Montare gli albumi a neve ben ferma e aggiungere al composto.
Imburrare ed infarinare una tortiera ( 26 cm diametro) e versarvi l'impasto.
Cuocere in forno già caldo a 175 °C. per 45 minuti.
Servire fredda, spolverando con zucchero a velo


Muffin integrali ai mirtilli rossi e arancia

" questi muffin sono ricchi di ingredienti salutari.
La farina integrale contiene moltissime fibre e i semi di lino
contengono gli omega-3 ( che combattono l'ipertensione e
il colesterolo e stimolano l'attività cerebrale). I semi di zucca
e di girasole contengono minerali e proteine, i mirtilli e l'arancia
sono ricchi di vitamina C



per 9 muffin

175 gr farina integrale
2  4 cucchiaini di lievito
5 cucchiai di crusca di grano
2 cucchiai di semi di lino
3 cucchiai di semi di girasole
    e/o zucca
75 gr zucchero di canna
   integrale
scorza di 1 arancia grande
   grattugiata
75 gr mirtilli rossi secchi
3 cucchiai di olio di semi
   di girasole
2 uova grandi  un po' di latte
250 ml yogurt al naturale
fiocchi di avena




Mescolare la farina, il lievito, la crusca, i semi, lo zucchero
la scorza d'arancia e i mirtilli. Unire l'olio, le uova, il latte, lo
yogurt e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Distribuire l'impasto negli stampini e spargere un po' di fiocchi
d'avena sopra ogni muffin.
Cuocere in forno a 190°C. per 25 minuti, fino a che saranno
lievitati e inizieranno a formarsi delle spaccature sulla crosta.

Si possono congelare per poi scongelarli durante la notte
e la mattina gustarli dopo averli scaldati leggermente.

P.S. al posto dei mirtilli si può usare uva sultanina, mirtilli neri o ciliegie secchi."
ricetta tratta da In the mood for food


Madeleines
"tortine francesi di pan di spagna che,come le ha descritte
Proust, sembrano modellate nella conchiglia scanalata
delle capesante. Secondo Proust, sotto l'involucro di una
severità quasi religiosa ogni tortina racchiudeva una
sensualità travolgente.
Gli stampini da madeleines tradizionali hanno lunghe
scanalature a conchiglia; potete usare degli stampini per
crostatine o da muffin, ma la poesia andrà persa.
Il vago aroma di limone delle madeleines è più intenso
se si mangiano bevendo tè ai fiori di lime (tilleul).

2 uova (medie) tuorli e albumi separati
4 once (100 gr) zucchero
4 once (100 gr) burro, fuso
scorza finemente grattugiata e succo di mezzo limone
4 once (100gr) farina autolievitante

Forno: 190°C - termostato 5
Due teglie con stampini da madaleines
Per circa 24 madeleines

Imburrare leggermente gli stampini.
Sbattere i tuorli con lo zucchero finché sono ben amalgamati
ma ancora giallo brillante. Incorporare il burro fuso, la scorza
e il succo del limone, poi setacciare la farina sul composto e
amalgamare.
Montare gli albumi e incorporarli al composto.
Versare poco composto in ogni stampino e infornare al centro
del forno per 20 minuti. Lasciare raffreddare  un poco negli
stampini e poi sfornare delicatamente su una griglia dove si
raffredderanno completamente."
tratto da Un te al Ritz


Crostata alle fragole
frolla francese
4 once (100gr) farina
un pizzico di sale
2 once (50gr) zucchero
2 once (50gr) burro
2 tuorli
farcitura
confettura di fragole

Forno: 190°C - termostato 5
otto stampini o uno stampo rettangolare

Imburrare lo stampo. Setacciare la farina con il sale sul piano
di lavoro. Fare la fontana al centro e mettere lo zucchero, il
burro e i tuorli. Schiacciare e impastare, incorporando pian
piano tutta la farina. Aggiungere qualche goccia di acqua se
necessario a tenere insieme il composto. Impastare fino a
ottenere una pasta liscia, poi avvolgerla nella carta e lasciar
riposare in frigo per un'ora. Stendere su una superficie
leggermente infarinata o su carta forno e trasferire nello stampo
Aggiungere la confettura e cuocere 20 muniti.


Eccles cakes
la ricetta è qui



domenica 21 aprile 2013

Leggendo



"...Mi piacerebbe uscire con te, tutti i giorni, tutte le sere, fare
scivolare la mia mano sotto il tuo braccio e lasciarmi trasportare
dalla tua falcata. Sarebbe meraviglioso, io e te, in piedi l'uno contro
l'altra, davanti a una vetrina oppure attorno a un tavolo a chiacchierare
e architettare progetti mirabolanti. Ma adesso non è più possibile.
Ci sarà sempre un fetido spaventapasseri, armato fino ai denti,
che ci richiamerà all'ordine e ci impedirà di parlare all'aria aperta...
...
"Pensi che un giorno potremo sentire della musica a Kabul?"...
..."Ho voglia di sentire una canzone. Non immagini quanto. Una
canzone con accompagnamento musicale e una voce che ti 
scuota dalla testa ai piedi. Pensi che un giorno, o una sera, 
potremo accendere la radio e ascoltare le orchestre fondersi
insieme fino a svenire?"...
... "La musica è il vero soffio vitale. Si mangia per non morire di
fame. Si canta per sentirsi vivere..."
                                                                   le rondini di Kabul



Musica
Mad world

Film
Come pietra paziente

venerdì 19 aprile 2013

Lattacciolo



alcuni ingredienti per iniziare

    un giorno di primavera        
                             
     un libro            
                                                  uova fresche   
                             curiosità

per le dosi si fa ad occhio ;)


Sfogliando il libro
di terra, di mare e di sole
Marche in cucina
scopro un dolce dal nome curioso, lattacciolo
mai sentito prima, mai provato, mai visto
leggo che si prepara in tutto il periodo primaverile, non posso che prepararlo curiosa come sono di assaporare i piatti della tradizione
la curiosità non manca mai
la primavera c'è :)
in cucina, un cestino pieno di uova appena raccolte


con questa ricetta recupero tutte le uova che nelle precedenti ricette ho cercato di eliminare o sostituire, e si qua ci vogliono 2 uova intere e 6 tuorli!
e con gli albumi?! con gli albumi ci penso io! prepariamo un antico rimedio della nonna, la chiarata, per la mia distorsione alla caviglia :( e si perchè...
...la torta è pronta, gli albumi messi da parte...ci farò qualcosa domani...il sole mi aspetta, me ne vado in bici, io e il libro, arrivo al mio angolino fiorito, lascio la bici, vado verso la panchina ascoltando musica* ...che giornata bellissima, sento ancora il profumo della vaniglia, e sento il profumo dei fiori...con il viso verso il sole respiro la luce e...becco una buca :(
sveglia! si una svegliata nn mi farebbe poi tanto male :)
che poi a caldo sembra sempre che nn sia successo niente...non mi son fatta nulla...ma verso sera! dopo che la torta l'hai assaggiata, e ha il sapore dei viaggi ricordando i dolci spagnoli e portoghesi, quei deliziosi dolci preparati con crema profumata alla cannella, alla vaniglia...e hai deciso che la rifarai ma la prossima volta senza base, solo dolce, aromatica crema...qualcuno sa dirmi qualcosa in più su questo lattacciolo?
ah! poi sulla caviglia non ho messo gli albumi...ho trovato una cavigliera...domani omelette leggere...


 Lattacciolo

300 gr farina, 250 gr zucchero, 5 dl latte, 2 uova, 6 tuorli
1/2 limone non trattato, 1/2 cucchiaino di cannella in polvere, noce
moscata, 1 bustina di vanillina
Per completare: zucchero a velo

Setacciare la farina in una ciotola con metà dello zucchero e unire l'acqua necessaria
a ottenere un composto sodo. Su un foglio di carta forno, con il mattarello stendere l'impasto in una sfoglia sottile, spolverando di farina se necessario, disporre in una tortiera circolare di 22 cm di diametro.
Versare le uova e i tuorli in una casseruola, unire lo zucchero rimasto, la scorza grattugiata del mezzo limone, la cannella, una grattata di noce moscata e la vanillina. Lavorare il tutto con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo.
Ponete la casseruola in un bagnomaria non troppo caldo, quindi versare a filo il latte freddo. Lasciare sul fuoco fino a ottenere una consistenza piuttosto densa. Versare il composto nella tortiera foderata di pasta e far cuocere in forno già caldo a 180°C per circa mezz'ora. Sfornare, far raffreddare, quindi servire il dolce spolverizzando di zucchero a velo

 



Il lattacciolo è un classico dolce contadino,
che si mangia al cucchiaio ( è morbido mancando, tra gli ingredienti, la farina).
Tipico della regione Marche, viene preparato specie in occasione della festivirà di San Biagio e in tutto il periodo primaverile.
E', però, anche gustato e gradito in altre regioni come l'Abruzzo e l'Umbria.
info e ricetta tratti da
di terra, di mare e di sole, Marche in cucina













* " Sognare di volare e avere sempre il bisogno, di nuove sensazioni per
cancellare un ricordo.
...
Distendersi su un prato e respirare la luce, confondersi in un fiore e ritrovarsi
a sentire, l'odore dell'estate, la fatica delle salite, per apprezzarle meglio,
quando saranno discese..."
Gioia - Modà

mercoledì 17 aprile 2013

Panzanella


oggi una ricetta semplice, sana, dal sapore antico
una di quelle ricette che mi piacciono tantissimo
quelle che raccontano la storia, la tradizione
quelle che le nonne preparavano con i pochi ingredienti che avevano a disposizione, creando sapori indimenticabili...
la Panzanella
" gli elementi che creano la panzanella
sono tuttora sacramentali...
Pane anche raffermo, e appena bagnato,
olio e sale...
Elementi essenziali di un dosaggio che la
povertà, un tempo, tramutava in rito..."

"... un fuori pasto...specie d'estate, quanno, passata la "cecàgna", o fatto "er pisolino, verso le quattro, le cinque te ripìja voja de magnà". E quasi una cosa fresca.
   Fette di pane casereccio, non appena sfornato, evidentemente, ma nemmeno, come vogliono tanti, fette di pane raffermo. A metà strada, magari.
   Rivedo ancora la mia nonna materna che, bagnate le fette, le premeva appena, qua e là,
con le dita, quasi a renderle maggiormente adatte ad accogliere il sale, le foglioline, l'olio bono. La panzanella è tutta qui. E Ada Boni testimonia che qualche volta era impiegata pure per la merenda dei bambini. Non ci poteva essere nulla di più sano e di più salutare..."
e sempre Ada Boni racconta : "...nella sua più semplice espressione è costituita da pezzi di pane bagnati un momento nell'acqua e spremuti, e condito poi con olio e aceto, un pochino di sale, e del prezzemolo o del basilico, o anche della persa o dell'erba pepe (satureja)..."
tratto dal libro
La cucina romana e del lazio
in 400 ricette tradizionali

   Una vera e proprio ricetta in versi è nel sonetto di Aldo Fabrizi

E che ce vo' pe' fa' la panzanella?
Nun è ch'er condimento sia un segreto,
oppure è stabbilito da un decreto,
però la qualità dev'esse quella.

In primise: acqua fresca de cannella,
in secondise: ojo d'uliveto,
e come terzo: quer di-vino aceto
che fà venì la febbre magnarella.

Pagnotta paesana un pò intostata,
cotta all'antica, co' la crosta scura,
bagnata fino a che nun s'è ammollata.

In più, per un boccone da signori,
abbasta rifinì la svojatura
co' basilico, pepe e pommidori.

La mia panzanella
Pane casereccio raffermo
olio buono
aceto
sale
pepe
maggiorana

Bagnare il pane, strizzarlo bene. A seconda dei gusti si potrà preparare la panzanella lasciando il pane a pezzi o riducendolo a pezzettini.
Il pane a pezzi si condirà con aceto, sale, pepe, olio, terminando con maggiorana.
Il pane a pezzettini si sistemerà in una insalatiera, si condirà con tutti gli ingredienti, si lascerà insaporire una mezz'ora coperto, prima di servire si aggiungerà un filo di olio e qualche fogliolina di maggiorana.


e la vostra panzanella com'è
quali sono le vostre ricette con il pane raffermo?


Libri
Il talismano della felicità
La cucina romana e del Lazio
di terra, di mare e di sole MARCHE in cucina

Musica
Mannarino

Film
Campo de' Fiori

lunedì 15 aprile 2013

Cheesecake al cioccolato


un inizio settimana dolce, goloso, cioccolatoso
con un dolce delizioso: cioccolato e mascarpone su una base fragrante che profuma di zenzero
perfetta conclusione del pranzo di una dolce domenica di primavera
semplicissimo da preparare; senza forno, senza uova, senza troppe operazioni complicate
in meno di un'ora ( sono una lumaca a fare le cose) si avrà un dolce a cui pochi riusciranno a resistere
mentre sarete lì a tritare tritare tritare il cioccolato ( che il segreto di un'ottima ganache è tritare il cioccolato il più finemente possibile) guarderete fuori dalla finestra pensando al pomeriggio da passare all'aria aperta, al sole...


Civitanova Alta


e così potrete concedervi una fettina di dolce che tanto si smaltirà subito con un po' di giardinaggio, un giro in bici, una passeggiata in montagna o in riva al mare o per qualche piccolo borgo in fiore...
le alte mura proteggono il piccolo borgo
il lavatoio è ancora lì e un uomo è intento a lavari i suoi panni
maglie e pantaloni sono già stesi al sole
un'antica porta o una ripida scalinata permettono l'accesso al paesino di Civitanova Alta...si passeggia per gli stretti vicoli, si indugia nelle sue piazzette per ammirare fiori e piantine aromatiche...Civitanova Alta in fiore la manifestazione che per le vie del paese da il benvenuto alla primavera
ogni volta scopro qualche nome nuovo...muscari, elicriso, pimpinella...l'aria profuma di maggiorana, menta, timo...rose, margherite...

                                                                                         Stazione del Tram (1900)


     Lavatoio

il dolce era così buono e il sole così bello
che nn ho pensato a scattare foto
un solo scatto all'ultimo pezzettino di dolce rimasto
nella casa addormentata, avvolta dal silenzio

la finestra ancora aperta, guardo il cielo
stregatto è lì con il suo sorriso
sorrido, vorrei soltanto chiedergli che strada devo prendere
ma tanto già so cosa mi dirà..." Beh, tutto dipende da dove vuoi andare! "
Bianconiglio saltella tra le stelle...è in ritardo, in ritardissimo!
ed io respiro le stelle di questa nuova bella stagione


Cheesecake al cioccolato


Ingredienti

base
 250 gr biscotti digestive,
80 gr burro   ho sostituito con un pò di latte
ho aggiunto una spolverata di zenzero

farcia
500 gr mascarpone
 200 ml panna, non ne avevo neppure 100, ho aggiunto un pò di latte
100 gr zucchero 60-70 gr zucchero a velo vanigliato
 250 gr cioccolato fondente 200 gr cioccolato fondente, 50 gr cioccolato al latte
granella di nocciole l'ho dimenticata :)




   Preparare la base sbriciolando i biscotti, unire un pò di latte per amalgamare e trasferire in uno stampo ( 18-24 cm diametro) rivestito con carta forno e riporre in frigo.
   Per la ganache, tritare il cioccolato. In un pentolino scaldare la panna e il latte fino ad inizio bollore, togliere dal fuoco, aggiungere il cioccolato e amalgamare bene.
   Lavorare il mascarpone con lo zucchero a velo, incorporare la ganache. Versare sulla base e mettere in frigo.
   Servire terminando con fior di sale o caffè



P.S. Per ammirare il dolce nella versione originale e in tutto il suo splendore
Una finestra di fronte e vedrete che meraviglia!


Film
Alice nel paese delle meraviglie
Un viaggio chiamato amore

Musica


giovedì 11 aprile 2013

Gnocchi di ricotta, spinaci e nocciole


La primavera è arrivata
meglio nn dirlo troppo forte e nn scriverlo troppo grande
ma sembrerebbe proprio arrivata

" Dopo settimane di pioggia, il maltempo aveva deciso di concederci una tregua ed era bellissimo poter uscire. La primavera faceva capolino dappertutto...
   Il cielo era di nuovo alto e lontano, terso dal vento e di un celeste magnifico, compatto, come la punta di una matita celeste. Una fresca brezza marina s'insinuava fra le mura del villaggio, agitando i capolini dei fiori selvatici che spuntavano fra le pietre del selciato, mentre le api s'affanavano a visitarli.
   Annusai l'aria: sapeva di giornate lunghe, di sole e di narcisi. Ed eccoli infatti: dietro porticine nascoste da glicini antichi e rovi di rose, rallegravano giardini amati e orti curati. Gioiose macchie di narcisi gialli mescolati a iris viola e blu, distribuiti generosamente su manti d'erba fresca e umida; ovunque roseti, circondati da erbe aromatiche e viole; giacinti e tulipani in fila lungo i sentieri; anemoni, lavande e margherite fra i passi perduti...Ogni angolo era una sorpresa, una scoperta, una delizia..."
tratto da Gli incantevoli giorni di Shirley




finalmente primavera... me ne vado a leggere al sole
una pausa pranzo all'aperto, nell'aria che profuma di fiori
mangiando parole, bevendo emozioni, respirando note


e per chi volesse per pranzo qlc di più sostanzioso
un classico del giovedì,
gnocchi, in versione primaverile
anche qst volta complice un libro bellissimo
Stagioni 200 ricette facili e veloci di Donna Hay
in cui deliziose ricette raccontano profumi, sapori e colori delle stagioni


Gnocchi di ricotta, spinaci e menta nocciole

500 gr ricotta
40 gr parmigiano grattugiato
2 uova leggermente sbattute
150 gr farina ( io 1/2 0 e 1/2 integrale)
2 cucchiaini di scorza di limone grattugiata
1 cucchiaio di foglie di menta tritate
250 gr spinaci cotti, strizzati e tagliati
250 ml panna liquida
40 gr parmigiano grattugiato in più
20 gr menta in più
sale e pepe nero macinato
io
burro di malga
foglie di salvia
nocciole tostate

Mescolare in una ciotola la ricotta, il parmigiano, le uova ( se serve aggiungere latte x sostituire le uova) la farina, la scorza di limone, la menta e gli spinaci. Rovesciare su un piano di lavoro spolverizzato di farina e formare 4 salsicciotti lunghi 30 cm. Tagliarli a pezzetti di 2 cm. Cuocere gli gnocchi, in più riprese, in acqua bollente salata per 2-3 minuti o finché risalgano in superficie. Scolarli con un mestolo forato e tenere in caldo.
   Versare la panna in una padella capiente e scaldare per 1-2- minuti burro e salvia. Unire gli gnocchi, il parmigiano e la menta in più, salare, mescolare e servire terminando con nocciole tritate e pepe macinato fresco.



Libri
Stagioni
Gli incantevoli giorni di Shirley
Sono nata il ventuno a primavera
Una primavera difficile
Una primavera di fuoco
Primavera araba
Il giorno dopo la primavera

Film
Vento di primavera
Il giardino segreto

Musica
Amiina

martedì 9 aprile 2013

Carciofi alla giudia - Scarciofuli a l'abrèa




" Compra 6 scarciofuli grossi. Lèv'je le brance
più dure e spiùmeli. In te'na terina, lavora
3 cucchiari de pa' gratugiato cun 2 spiguli
d'ajo trinciati fini fini, erbete trinciate, sale,
pepe e tuto l'ojo che ce vòle pr'impastà ben
bè 'sta roba. Fìca 'l ripieno in mez'a le brance
e intel còre d'i scarciofuli e, fianco a fianco,
pògeli in te 'na cazzaròla da la parte
del zzampo. Slonga cun 3 bichieri de vì bianco
e 1 bichiere d'acqua, còpre la cazzaròla e fàli
còce 'n'ureta a fògo lento.
Po' fa' finì a còce a cazzaròla scuperchiata,
cuscì i scarciofuli se pòle rusulà e culurì.

Acquista 6 grossi carciofi. Togli le foglie esterne
più dure e spiumali. In una terrina, lavora 3 cucchiai
di pangrattato con 2 spicchi di aglio finemente tritato,
prezzemolo, anch'esso tritato, sale, pepe ed olio
quanto basta per amalgamare bene il composto.
Inserire la farcia tra le foglie ed al centro dei carciofi
e poggiarli dalla parte del gambo, uno accanto all'altro
in un tegame. Diluite con 3 bicchieri di vino ed 1 d'acqua
coprire il tegame e far cuocere a fuoco moderato per
circa 1 ora. Terminare poi la cottura a tegame scoperto,
in modo che i carciofi possano rosolare ed acquistare
colore."
tratto da Marche in cucina


una ricetta semplice
protagonisti i carciofi
ad esaltare il loro sapore
erbe aromatiche appena raccolte


                                 Maggiorana
                                Prezzemolo                        Finocchio selvatico


Carciofi alla giudia 
alla mia maniera

carciofi, prezzemolo, finocchio selvatico, maggiorana

1 spicchio di aglio, vino bianco secco, acqua

sale, pepe, olio, limone


Preparare i carciofi, togliendo le foglie esterne
e tagliandolo le estremità ( tenere da parte i
gambi, cuoceremo anche qst!)
Schiacciare leggermente i carciofi, passarli nel
limone e poi metterli in acqua e limone.
Tritare le erbe aromatiche.
Scolare i carciofi e inserire il condimento (erbette,
sale e pepe) nella parte centrale e tra le foglie.
salare leggermente il fondo del carciofo.
Sistemare i gambi e i carciofi in una pentola
poggiando i carciofi dalla parte del gambo,
uno accanto all'altro. Aggiungere vino, acqua e lo
spicchio di aglio i carciofi dovranno quasi essere
coperti dal liquido e far cuocere coperte per circa
1 ora. Terminare la cottura senza coperchio per far
rosolare.


Libri
Risorse e Cibo dalla Terra delle Armonie
Erbe buone per la salute
Rugni, speragne e crispigne
Marche in Tavola
Afrodite
Il campo di carciofi

Film
Cresceranno i carciofi a Mimongo
Genuino Clandestino

lunedì 8 aprile 2013

in volo...


in un mondo che sempre meno mi appartiene
in cui sogni e speranze ci vengono strappate via con subdole promesse
in cui la gente si toglie la vita per non rinunciare alla propria dignità
( ma la Fornero per quanto tempo continuerà a dire e fare cazzate?!?!!!)


vorrei volare lontano

in quel volo ho ricordato che l'uomo quando vuole riesce a realizzare ciò che a prima vista può sembrare impossibile..con forza di volontà, intelligenza, studio, perseveranza, serietà...possiamo riprenderci il nostro mondo se vogliamo


" Turchia - Cappadocia - Nevsehir
...23:45 è ora di dormire, alle 4 suonerà la sveglia.
31 agosto, 04:00 suona la sveglia!
mi preparo o meglio metto su tutto quello che ho
che fuori ci sono 7° mentre la mia valigia era programmata per una media di 30°
si parte!
un pickup ci porta a far colazione che è ancora buio pesto
il muezzin richiama alla preghiera...
si prosegue verso le mongolfiere, nel buio, appaiono pian piano alcune, si accendono e si spengono quasi fossero enormi lucciole, che spettacolo!


Arrivata al campo vengo rapita da questi enormi esseri dal pancione luminoso...





...alle prime luci le prime mongolfiere si alzano in volo e lo spettacolo è ancora più suggestivo


si inizia a volare! si sale sempre più in alto nel cielo immenso, in un silenzio quasi surreale
valli, canion, formazioni rocciose, camini delle fate...
al sorgere del sole, il paesaggio quasi lunare si tinge di calde sfumature..."
                                                                                                      tratto dal mio quaderno di viaggio
                                                                                                                          Tourkiye




"...il suolo è costituito da tufo vulcanico assai tenero...per effetto dell'intenso processo erosivo a opera degli agenti atmosferici, il suolo si è poi in più parti fessurato o disgregato. Talora, come meglio si nota nella parte meridionale della regione, l'altopiano è costituito da tufo omogeneo, tagliato da piccoli corsi d'acqua che vi hanno scavato stretti valloni. Altrove, dove il tufo è frammisto a rocce più resistenti e che dunque hanno protetto dall'erosione i massicci sottostanti, l'azione disgregatrice ha dato luogo a formazioni geologiche assai particolari creando nei fondovalle colonne, coni, torri, piramidi e guglie, alti fino a 30 m. Isolati o a raggruppati, dai profili taglienti e tormentati, i coni sono in alcuni casi sormontati da un blocco di roccia dura che ha opposto maggiore resistenza all'erosione, formando i cosiddetti "camini delle fate". Quando l'azione erosiva mina il cono, non più in grado di sostenere il proprio capitello naturale, il blocco di roccia precipita, lasciando in tal modo le punte affilarsi e i profili regolarizzarsi fino ad assumere forme e contorni di un geometria quasi perfetta. L'aspetto lunare dei coni è addolcito dai colori della roccia, che non di rado raggiunge una tonalità delicata nella gamma del bianco, rosa, malva e giallo..."
tratto da Turchia
guida Touring editore






 vi auguro di volare lontano
fino a raggiungere tutti i vostri sogni


Libri
La mongolfiera, il monte Tambura e il
tappeto volante

Film
Il grande e potente Oz

Musica
I beleive i can fly - R. Kelly
Gabriel - Lamb