domenica 29 agosto 2010

Val di Non

 Val di Non
un luogo incantato
al centro della valle il lago di Santa Giustina a cui fanno da cornice piccoli borghi, dolci rilievi, frutteti ...


... montagnelaghi, verdi pascoli, boschi, corsi d’acqua,  


antiche chiese, suggestivi santuari,

colline piene di vigneti e alberi di mele


nobili dimore, castelli nascosti tra i boschi o immersi in profumati meleti
 

Castello di Malgolo



case affrescate

tesori di inestimabile bellezza

un immenso altipiano percorso da torrenti che per anni e anni hanno scavato la roccia formando suggestive gole, cascate e burroni per i quali oggi la valle è conosciuta anche come “La Valle dei Canyon”.



la terra delle mele

simbolo della Valle


accanto alle DOP “Mela Val di Non”: Renetta Canada, Golden Delicious e Red Delicious

vi sono
- le nuove (Gala e Fuji),
- le antiche (Napoleon, Champagne, Bella di Bosco, Palmandor, Gravenstein)
- le autoctone (Limonzino, Fragoni, Rosa di Caldaro, Mantovano piatto, Rosmarine, Belfiore di Ronzone) frutti dei patriarchi secolari sopravvissuti oltre i mille metri

buone, profumatissime, succose, gustate al naturale o ingrediente principe di dolci ( strudel, torte de pomi, frittelle ...) e di interi menù proposti lungo la strada della mela, squisiti succhi, distillati, confetture, aceto, sidro ...


della grappa



 del Groppello di Revò,

vino rosso 
presente nella valle fin dal 500 che ha rischiato di estinguersi
quasi completamente soppiantato dalla coltivazione delle mele

la coltivazione di questo antico vitigno autoctono è stata reintrodotta da poco sulle sponde del lago Santa Giustina












della mortandela

salume tipico della Val di Non, presidio Slow Food
si ottiene attraverso un metodo di conservazione della carne noto già dall'inizio dell'800.
La lavorazione è completamente manuale. Si lavora la carne fino ad ottenere un impasto simile a quello del salame, si dà la forma sferica e si avvolge nel retino o si ricopre di farina di grano saraceno, si fa stagionare due tre giorni per poi consumarla cotta o almeno un mese per mangiarla cruda abbinata a polenta, torta di patate, verdure o con buon pane di montagna

del Trentingrana


squisito formaggio a pasta dura, prodotto con latte delle mucche allevate nei pascoli della Val di Non, pronto per il consumo dopo almeno 18 mesi di stagionatura tipico della Val di Non


ottimo da grattugia per rendere ancor più buoni canederli, polenta o tanti piatti di pasta, buonissimo anche da tavola, gustato con pane nero, miele o con prosecco
la produzione è iniziata a Rumo, nel 1926
fa parte della famiglia del Grana Padano, con specifiche caratteristiche montane della zona di produzione e peculiarità del prodotto







... la terra dei formaggi di malga, delle patate, delle ciaspole ...
due giorni in Val di Non per scoprire borghi, sentieri, sapori, tradizioni:

Fondo


verso Malga Castrin


Coredo




Passo Mendola


Santuario di San Romedio


Lago di Santa Giustina e Castel Cles


per il bosco



itinerario:




dove mangiare:

Trattoria del Montanaro Esigente
Via Segantini, 25   Fondo

Smarano

Fondo

14 commenti:

  1. La conosco bene questa splendida valle, ma sono ormai anni che non ci vado... questo viaggio virtuale insieme a te mi ha fatto un saccodi piacere!

    RispondiElimina
  2. eccolo il post incantato della mia magica amica!!!
    voi siete mitici in giro per questi posti, sempre in cerca di antiche e salutari tradizioni e genuini sapori.
    la cartolina è arrivata e sai di quanto ogni volta ne sono contenta!!!
    domani si riprende a lavorare...naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...mi godo questa serata con una lettura "di mezza estate" ti viene in mente qualcosa??? ;-)

    RispondiElimina
  3. la montagna è assolutamente un posto magico! io la adoro ci passerei l intera estate per fare delle lunghe passeggiate nei boschi lasciandomi inebriare dal profumo che sprigionano questi luoghi...e poi l inverno per fare delle belle sciate! che nostalgia che mi è venuta! un baciotto e buona vacanza!!!!!

    RispondiElimina
  4. io nn ci sono mai stata, ma e'davvero meravigliosa!!!

    RispondiElimina
  5. mai stata!!! Che posti incantevoli!! La montagna ha un suo fascino!! smackkk buon lunedì! :-D

    RispondiElimina
  6. magnifico che reportage un invidia :-)) è una valle deliziosa e non solo per le mele

    RispondiElimina
  7. Tesoro, ti ringrazio di cuore per le parole affettuose...
    Ti abbraccio
    a presto

    RispondiElimina
  8. Che bella quella regione, proprio magica come te!!
    Un bacio e aspetto sempre il fischio ^_^

    RispondiElimina
  9. Ok deciso.....questa sarà la mia prossima meta turistica è semplicemente fantastica e mi mancaaaaaaaaa!!!
    Ti abbraccio tesoro!!

    RispondiElimina
  10. una meta turistica molto ma molto culinaria un magia per golosi, gran belle foto

    RispondiElimina
  11. Un bellissimo post! Mi hai fatto venir voglia di fermarmi in quella valle.
    Un paesaggio incantevole, con vigneti e meleti a perdita d'occhio e borghi arrampicati qua e là. Diverso dal SudTirolo dove sono stata...
    Belle foto

    RispondiElimina
  12. Ed anche questa volta ci hai regalato immagini meravigliose.
    Grazie mille perchè ogni volta sembra di essere in viaggio con te!!!!

    RispondiElimina
  13. Chiaretta dove sei finita? Sei ancora in giro? E' da un bel pò che non ti vedo...:-(
    E' bellissimo questo reportage, sia per il racconto che per le foto! Mi era proprio sfuggito, vabbè che non ho bazzicato molto su lweb in questi ultimi tempi, ma piano piano si torna alla solita routine, quindi...:-)
    Ti mando un bacioneeeee :-****

    RispondiElimina
  14. questo viaggio è un sogno! e io amo la montagna!
    Grazie per avercelo raccontato!

    RispondiElimina